Page 1 - “ IO MI PRENDO CURA DI TE ” Giornata del Caregiver Familiare — Carpi, 21 Maggio 2011
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“IO MI PRENDO CURA DI TE”

Chi è il caregiver familiare? È una persona che si fa carico della cura di un altro componente della
propria famiglia che non è in grado di prendersi cura di sé per motivi cognitivi (demenza senile,
Alzheimer…) o per specifiche limitazioni fisiche (ictus, disabilità congenite o acquisite, parkinson,
malattie in fase terminale…).
Perché dedicare una giornata In Europa, in particolare in Italia, al caregiver familiare? Il caregiver è
soprattutto donna: moglie, figlia, nuora, che in nome di un ruolo storicamente considerato femminile,
si fa carico della cura, prima dei bambini e poi degli anziani della famiglia.
Studi recenti riportano che nel nostro Paese, il caregiver familiare dedica in media 7 ore al giorno
all’assistenza diretta (preparare il cibo, alimentare, lavare, cambiare l’assistito) a cui vanno ad
aggiungersi 11 ore di sorveglianza (quando il malato è a letto, dorme, ma va controllato). Una
sorveglianza che assume carattere del tutto attivo in caso di patologie cognitive in cui spesso la
persona demente oltre a soffrire di “vagabondaggio”, sovverte il ritmo sonnoveglia rimanendo quindi
alzato per buona parte della notte.
Questi dati evidenziano da un lato il valore economico e sociale del ruolo svolto dal caregiver familiare,
dall’altro la complessità e la pesantezza dell’attività di cura. Infatti, oltre a dover affrontare in prima
persona l’impatto emotivo connesso all’accettazione della malattia del proprio caro, il caregiver si
trova a dover stravolgere la propria vita quotidiana adattandola alle nuove esigenze (secondo
un’indagine AIMA, oltre il 66% dei caregiver familiari ha dovuto abbandonare il lavoro, il 10% ha
richiesto un lavoro part-time e il 10% si è orientato verso una mansione meno impegnativa).
Mentre in alcuni paesi europei come l’Inghilterra e l’Irlanda, la capacità dei caregiver familiari di
associarsi e di fare pressione per il riconoscimento dei propri diritti ha consentito loro di ottenere
importanti risultati in termini di servizi e formazione (consulenza professionale, momenti di sollievo
programmati, ecc.) in Italia non esistono ancora né un’adeguata attenzione politica e sociale verso la
difficile situazione vissuta da questo gruppo di persone, né una consapevolezza da parte degli stessi
caregiver dell’importanza che il loro ruolo ha per la collettività, sia al livello sociale che economico.
Prendendo spunto dalla settimana del caregiver organizzata nel Regno Unito e in Irlanda e, grazie alla
ricerca “La vita dopo la cura” focalizzata sulle problematiche legate al post-caregiving e condotta sul
territorio di Carpi, la cooperativa sociale Sofia, in ambito di un progetto europeo, ha deciso di
promuovere anche in Italia, un giorno dedicato al caregiver familiare.
Questa giornata avrà luogo a Carpi, e con essa si vuole valorizzare l’impegno quotidiano di tutti i
caregiver familiari della comunità di Carpi e creare uno spazio per far conoscere loro tutti servizi che
AUSL, enti locali, cooperative sociali e associazioni di volontariato presenti in città sono in grado di
offrire per le persone che ricoprono questo ruolo.
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