Page 2 - Informativa Pazienti MRgFUS
P. 2

Criteri di Esclusione
Patologie cardiache severe o instabili
Ipertensione severa o mal controllabile
Fattori di rischio per sanguinamento e terapia anticoagulante
Stroke multipli o recenti (6 mesi)
Altre malattie neurodegenerative, inclusi parkinsonismi atipici
Deterioramento cognitivo (demenza) documentato da valutazione neuropsicologica
Crisi epilettiche recenti (12 mesi)
Neoplasie cerebrali
Precedenti procedure di stimolazione cerebrale profonda (DBS)
Patologie psichiatriche gravi o mal controllate dalla terapia (psicosi, depressione
severa)
Abuso di farmaci o sostanze psicotrope
Controindicazioni alla risonanza magnetica (RM) o al mezzo di contrasto per la RM
Paziente incapace di tollerare a lungo la posizione supina durante il trattamento (più
di 4 ore) o claustrofobia
Presenza di trombosi venosa profonda agli arti inferiori in atto confermata da
ecocolordoppler

Quali pazienti affetti da malattia di Parkinson possono essere sottoposti al
trattamento?
La MRgFUS può essere applicata all’encefalo con varie finalità. Nel nostro centro è
attualmente applicata per ablare (lesionare) nuclei cerebrali profondi.
Nello specifico il trattamento che attualmente ha ricevuto l’approvazione della
Comunità Europea è la talamotomia del Vim che ha come unico beneficio
quello di interferire con i circuiti neuronali alla base del tremore. Beneficeranno
del trattamento i pazienti con malattia di Parkinson e rilevante tremore. Non è
invece efficace su altri sintomi della malattia di Parkinson, come bradicinesia
(lentezza dei movimenti), fluttuazioni motorie, discinesie, disturbi dell’equilibrio
e della deambulazione, demenza.

Quali benefici attendersi dal trattamento?
Negli studi finora pubblicati, la riduzione media del tremore è di circa il 60% nel lato
trattato nei 12 mesi successivi alla procedura. Tale beneficio è sovrapponibile a
quello ottenuto mediante procedure radiochirurgiche. È importante sottolineare che
MRgFUS è una tecnica nuova, con solo tre anni di follow-up post-operatorio dei
pazienti.

Quali sono i rischi del trattamento?
I principali rischi sono causati dall’edema cerebrale, che può svilupparsi nel periodo
successivo alla procedura di MRgFUS e può durare fino a 3 mesi. Durante questo
periodo il paziente può presentare disturbi del linguaggio, un'andatura incerta o
intorpidimento, movimenti involontari o debolezza nel braccio o nella gamba trattati.
La maggior parte di questi effetti collaterali sono transitori, ma in alcuni casi possono
persistere; pertanto MRgFUS non è privo di rischi. Per minimizzare il rischio di
edema cerebrale verrà somministrato un cortisonico, che ne riduce l’insorgenza.

Come si svolge il trattamento?
Normalmente il paziente viene ricoverato il giorno prima del trattamento per gli ultimi
controlli e per una adeguata preparazione. Il trattamento dura alcune ore, durante le
quali il paziente resta sdraiato all'interno della risonanza magnetica. A differenza dei
normali esami diagnostici, la testa del paziente sarà fissata con un caschetto
   1   2   3